Cubo di Rubik


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    Chi non conosce il Cubo di Rubik? Grazie alla Super Impulse oggi possiamo averlo sempre con noi in una dimensione micro adatta per ogni tasca.

    Cubo di Rubik

    Disponibile in due versioni:

    • classica colorata
    • versione metallica
    Cubo di Rubik

    Tutte le versioni sono funzionanti e giocabili ovunque vi troviate.

    Le misure del Cubo di Rubik sono veramente piccole: 2 cm x 2 cm!

    Cubo di Rubik

    Storia del cubo di Rubik

    A metà degli anni ’70, Ernő Rubik lavorava al Dipartimento di Interior Design della Moholy-Nagy University of Art and Design a Budapest. Nonostante la largamente nota versione secondo cui Rubik avrebbe costruito il cubo come uno strumento didattico per insegnare ai suoi studenti a comprendere gli oggetti 3D, il suo vero obiettivo era di risolvere il problema strutturale di muovere le singole parti in modo indipendente senza far crollare l’intero meccanismo.

    Non si rese conto di aver creato un rompicapo finché non mescolò per la prima volta il cubo e cercò di ricomporlo. Il cubo originale differiva lievemente da quello odierno: era monocolore, di legno e con gli angoli smussati; inoltre, all’inizio si diffuse solo tra i matematici ungheresi, interessati ai problemi statistici e teorici che il cubo poneva. Rubik ottenne il brevetto ungherese HU170062 per il suo “Magic Cube” (“Bűvös kocka” in ungherese) nel 1975, dopo aver apportato le modifiche che lo avrebbero portato ad essere tale e quale al puzzle moderno.

    I primi lotti di esemplari del Magic Cube vennero prodotti nel 1977 e distribuiti nei negozi di giocattoli di Budapest da parte della Polithechnika, produttrice di giocattoli. Il Magic Cube era tenuto insieme da pezzi di plastica che si incastravano tra di loro, impedendo che il cubo si smontasse facilmente, a differenza dei magneti nel design di Nichols. Con il permesso di Ernő Rubik, l’uomo d’affari Tibor Laczi portò uno dei cubi alla fiera dei giocattoli di Norimberga, in Germania, nel febbraio 1979 nel tentativo di renderlo popolare. Il rompicapo di Rubik venne quindi notato da Tom Kremer, fondatore dell’azienda di giocattoli Seven Towns, e i due firmarono un contratto con la Ideal Toy nel settembre 1979 per vendere il cubo in tutto il mondo.

    La Ideal voleva almeno un nome riconoscibile da registrare come marchio; naturalmente, in seguito a questo accordo, nel 1980 al rompicapo di Rubik venne dato il nome del suo inventore. Il cubo fece il suo debutto internazionale alle fiere di giocattoli di Londra, Parigi, Norimberga e New York nel gennaio e febbraio 1980. Dopo il suo debutto internazionale, la corsa del cubo verso gli scaffali dei negozi dell’Occidente venne momentaneamente frenata affinché il rompicapo potesse venir confezionato secondo le specifiche di sicurezza occidentali.

    Venne realizzato un cubo più leggero, e la Ideal decise di rinominarlo. Vennero presi in considerazione nomi come “The Gordian Knot” (“Il nodo gordiano”) e “Inca Gold” (“Oro inca”), ma alla fine la compagnia optò per “Rubik’s Cube” (“il cubo di Rubik”), e il primo lotto venne esportato dall’Ungheria nel maggio del 1980.

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