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10 Peggiori Grafiche di Cabinati Arcade


Le 10 peggiori grafiche dei Cabinati Arcade da sala giochi.

In Italia si sono visti pochissimo i mobili originali dei nostri amati videogiochi e siamo stati abituati a giocare su cabinati pronto scheda i titoli che ci portano a rivivere emozioni ormai assopite.

I mobili pronto scheda erano dei pezzi di legno creati in serie, tutti uguali e in grandissime qualità. Tutti predisposti con presa jamma (connettore standard dal 1985) per poter cambiare la scheda gioco come per le console casalinghe.

In America la cultura dei videogiochi era molto più radicata, anche per la nascita dei videogiochi stessi con l’azienda più famosa del settore, l’Atari. Ecco che alla fine degli anni 70 e nei primi anni 80 i videogiochi venivano contornati da grafiche meravigliose, disegnate in maniera colorata e armoniosa.

Esempi di grafiche disegnate su cabinati storici

Oggi però non vogliamo parlarvi della bellezza ma al contrario dei peggiori disegni creati per i cabinati Arcade . Abbiamo stilato una lista secondo la nostra esperienza. Ovviamente è opinabile ma vi assicuro che chi aveva fatto questi disegni di sicuro non aveva idea di quello che faceva. Perché? Scopriamolo assieme.

Bubble Bobble #10

Siamo tutti convinti che il cabinato di Bubble Bobble debba essere azzurro contornato di bolle e con in primo piano i due draghetti Bub e Bob.

Niente di tutto questo. Il mobile dedicato non esiste, non è mai stato prodotto in America e mai concepito nel modo in cui tutti noi ce lo immaginiamo. Veniva usato un mobile vecchio ormai in disuso e svuotato al suo interno per poi essere addobbato con le grafiche del nuovo gioco. In questo caso la società più importante che produceva questo restyle era la Romstar e aveva scelto per Bubble Bobble questa grafica laterale.

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La grafica laterale per Bubble Bobble di Romstar

Invece questi adesivi venivano applicati sulla plancia dei comandi del gioco dopo essere stati modificati con i bottoni e i joystick che servivano per giocare con il nuovo videogioco inserito

Gli adesivi per la plancia di comando di Bubble Bobble

Ed ecco il risultato finale.

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Il cabinato Bubble Bobble

Eh lo so è un colpo al cuore, lo è stato anche per me quando l’ho scoperto ma purtroppo è la triste realtà.

Super Pang #09

Anche questo gioco è stato prodotto solo come conversione e non ha mai avuto un cabinato dedicato. Disegnato in maniera più impegnativa dal suo predecessore in classifica Bubble Bobble, ma sempre con scarso impegno visto il grandissimo successo che ha avuto. Innanzitutto la versione Americana si chiamava Super Buster Bros, c’era sempre la mania di cambiare il titolo da oriente ad occidente, ma la sostanza non cambia. La grafica dettagliata e colorata si opponeva alla scarsità di impegno per disegnare i personaggi nel cabinato. Guardate con i vostri occhi.

I due cacciatori di Buster Bros

I personaggi sembrano due cacciatori improvvisati in mezzo ad un mare di palloni colorati.

Ecco come appariva il cabinato. (Questo è il nostro ottimamente restaurato e migliorato sulla grafica della plancia visto che per l’originale non esisteva)

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Buster Bros: il nostro cabinato restaurato

Pac-Man #08

Ebbene sì. Vogliamo sfatare tutti i miti del mondo dei videogames. Pur essendo un’icona, Pac-Man è stato disegnato da un bambino dell’asilo, con tutto il rispetto per i bambini dell’asilo, ma le forme che hanno completato Pac-Man sono veramente inadeguate al personaggio che tutti noi conosciamo.

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Il cabinato Pac-Man

Come vedete sopra, Pac-Man è stato disegnato come una sorta di passamontagna con le gambe. Il fantasma blu che vuole mangiare il nostro protagonista è fatto leggermente meglio, ma la carenza di dettagli non può essere colmata. Meglio hanno fatto gli inventori della Namco che hanno saputo adattare il videogioco allo stile manga che contraddistingue il paese nipponico. A voi la sentenza finale.

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PuckMan by Namco

Toki #07

Altro titolone che tutti voi conoscete a memoria, sviluppato da TAD Corporation e distribuito in Nord America da FabTek. Il titolo originale era JuJu Densetsu. La grafica fumettistica e il facile gameplay hanno fatto conoscere il gioco in tutto il mondo, ma sicuramente le grafiche del cabinato non godono della stessa fama. La FabTek creò solo il kit di conversione (già spiegato sopra di che si tratta) e non curò null’altro. Alla società statunitense interessava solo portare a casa il risultato. Ecco cosa ne è uscito, un coacervo di disegni raggruppando tutto ciò che l’autore del disegno ha potuto vedere nelle prime schermate del gioco. A voi il giudizio.

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Toki, un’esplosione fumettistica

TMNT, Teenage Mutant Ninja Turtle #06

Bisogna ammettere che queste grafiche ad una prima occhiata risultano belle, lineari e ben colorate. Poi però, man mano che andiamo a notare i particolari scopriamo che ci sono un sacco di errori di disegno a dir poco eclatanti.

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Teenage Mutant Ninja Turtle

Osservate bene April. No non sto parlando della cofanata di capelli che gli hanno fatto, stiamo parlando della fine degli anni 80 e all’epoca era alla moda. Voglio farvi notare l’anca sbilenca che le hanno fatto. Ha una gamba più lunga dell’altra e la posa da “figa” non è proprio uscita come il disegnatore sperava.

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Teenage Mutant Ninja Turtle: le grafiche sotto il titolo del gioco

Nel titolo del gioco sono presenti le scene più esilaranti. Shredder sembra abbia una paralisi momentanea, Michelangelo sembra incastrato nel tombino e se guardate bene il buco è assai più piccolo del corpo del personaggio. April si manifesta in un’altra delle sue migliori performance, potrebbe dare filo da torcere al mitico Posaman! Infine Raffaello, attaccato al lampione sembra un’improbabile ballerina di lap dance.

Ghosts’n Goblins #05

Non voglio distruggere i vostri ricordi, ma non è colpa mia se in passato non si impegnavano in maniera adeguata nel disegnare le grafiche dei cabinati arcade. Siamo giunti a metà classifica e purtroppo dobbiamo aggiungere un mito assoluto. Il mitico Arthur è stato completamente frainteso dai disegnatori ed è arrivato a noi in tutta la sua bruttezza. Fortunatamente abbiamo avuto artisti che lo hanno saputo apprezzare e ridisegnare in maniera più degna ma le prime bozze sono raccapriccianti. Siete sicuri di volerle vedere? Sarà un colpo al cuore per tutti gli appassionati.

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Il mitico Arthur di Ghosts’n Goblins

La casa infestata non c’entra nulla col gioco. Lo scimmione con l’unicorno aveva un occhio solo ed era più spaventoso, questo sembra un orsacchiotto. Lo scheletro con il casco da motociclista sta ancora cercando chi gli ha fregato la moto. Il gremlin (o cos’altro rappresenta) vestito di rosso è una sorta di tutt’uno con braccia corpo e gambe: mi spiegate cosa rappresenta nel gioco (Red Arremer)? I due fantasmi in alto sono due personaggi scappati dal film dei Ghostbusters e i due avvoltoi, invece sono scappati dal set dei Loonely Toons, quello a sinistra sta ancora assaporando il sigaro. Infine Arthur, disegnato con la barba rossa e carnagione molto chiara assomiglia di più a uno scozzese senza kilt che non ad un eroe che deve salvare Prin Prin dai demoni. Che dire … non ho parole

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Il cabinato Ghosts’n Goblins

Rastan #04

Con Rastan facciamo presto. Il gioco è fantastico, coinvolgente e con una colonna sonora da oscar. Cos’ha pensato di fare la Taito per onorare questo capolavoro? Niente. Esatto non hanno mai sviluppato dei disegni laterali per questo gioco. Avranno pensato, meglio niente che una porcata … Possiamo dargli torto?

Street Fighter #03

Parliamo della rivoluzione totale dei picchiaduro, il gioco che, con il suo seguito, ancora oggi richiama milioni di giocatori in tutto il mondo e affascina chiunque si approccia a giocarci per la prima volta. Ma vogliamo vedere come fu disegnato Ryu per la prima volta? So già che state per abbandonare l’articolo per paura di dover piangere tutta la notte ma ormai ci siete e dovrete soffrire fino alla fine. Signori e Signore ecco Ryu.

Ryu di Street Fighter

La pettinatura con la riga al centro gli si addice molto e le gote sue… No, non posso proseguire, andiamo a rifarci gli occhi con Ken.

Ken di Street Fighter

Possiamo dire definitivamente che la riga in mezzo ai capelli andava molto di moda negli stati uniti. Poveri illusi voi che credevate che Ken e Ryu fossero sempre stati come li vedete oggi…

Teenage Mutant Hero Turtle #02

Si abbiamo già parlato del cabinato delle Tartarughe, ma di quello americano. Ora vi facciamo vedere quello inglese. Vi avviso subito che le immagini potrebbero urtare il vostro senso empatico verso questi personaggi storici della cultura pop.

Teenage Mutant Hero Turtle – Versione inglese del cabinato

Ne parliamo? Lei non è April, è la cugina trans che l’ha sostituita per il gioco inglese e Raffaello ha rubato le spade a Leonardo o se credete sia meglio, gli ha rubato il costume. Lo sfondo è degno dei primi giochi fine anni 70, infatti si avvicina molto allo sfondo di Asteroids. Il tombino giallo da dove è usciro Raffardo è una duecento lire ingrandita. Si lo so sono andato giù pesante ma hanno cominciato prima loro…

Black Tiger #01

Ed ora il vincitore assoluto di questa classifica.

Il successore spirituale di Ghosts’n Goblins non poteva che essere da meno del suo predecessore come giocabilità e grafica, ma soprattutto come disegni del cabinato. Sì, è una vera ciofeca. Siete pronti?

La grafica di Black Tiger, Il successore spirituale di Ghosts’n Goblins

Gli scheletri avevano freddo e gli hanno fatto mettere la pelliccia, ma senza maniche perché dovevano menar le mani e sarebbe stato scomodo prendere a sberle l’eroe barbaro protagonista del gioco.

Analizziamo ora l’eroe principale. Perché è senza un braccio e al suo posto ha una palla chiodata con la catena? Nel gioco la grafica a 16 bit fa distinguere bene che ha la catena in mano con cui scaglia la palla chiodata, cosa si era bevuto l’autore del disegno? Lo scudo non è sostenuto da nessun braccio e lo si nota nella spalla destra. Il costume sgambato indica la propensione verso l’abbigliamento femminile, cosa risaputa tra gli eroi greci ma mai dimostrata fra i barbari dei mondi fantastici. 6 colori sono bastati a dar vita a questo disegno, solo Pac-Man ha fatto meno, ma perdonabile visto il periodo in cui è uscito.

Aspetto le vostre feroci critiche a riguardo ma so già che ho saputo illustrare con la giusta ironia le immagini che vi ho proposto. Vi ricordo che potrete sempre giocare a tutti questi cabinati originali nella nostra sala giochi ad Arzignano e nei centri commerciali di Carpi e Marcon a Venezia così da vedere con i vostri occhi questi quadri d’autore. Vi aspettiamo presto.

Credits: freakandverynice